Ripartire dal basso per una vera Altezza, morale e imprenditoriale.
Seminare Oasi d’Impresa – Start up per il Bene della Comunità e di ogni suo membro.
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L’I- RUR di Adriano Olivetti
Nel lontano 29 ottobre del 1954, a Vico C.se, davanti ai Sindaci della locale vallata – la Valchiusella – e al ministro Romita, Adriano Olivetti annuncia la costituzione dell’Istituto per il rinnovamento urbano e rurale del Canavese, meglio conosciuto con l’acronimo I-Rur del Canavese.
L’obiettivo del progetto è quello di combattere disoccupazione e spopolamento, per arrivare al primo impiego. Per questo Adriano Olivetti incarica il sociologo francese Albert Meister, che fa parte del gruppo di intellettuali stabilmente presenti sulle rive della Dora, di fare un’indagine conoscitiva sul territorio.
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La finalità è quella della creazione di industrie sociali autonome e di aziende agricole autonome, sempre secondo il modello che prevede di far germinare queste iniziative “dal basso”. In questo modo per Adriano c’è la speranza di trovare una fonte stabile di profitti per sovvenzionare iniziative dei centri comunitari o delle amministrazioni locali. Passando davanti a delle botteghe, ha detto : “ Dobbiamo prendere esempio da loro inventare qualcosa che funzioni e renda bene”. E infatti si parte con imprese semi-artigianali che, nel tempo, si evolvono sino a divenire grandi imprese, molte delle quali tutt’ora esistenti. Anche i prodotti sono i più vari, a volte complementari alla Olivetti, ma spesso del tutto indipendenti, come la ICAS, che produce gabbiette in filo metallico che trattengono i tappi dello spumante, oggi azienda leader a livello mondiale, la Baltea Motori, la SADA che produce duplicatori con partecipazione azionaria Olivetti.
In agricoltura si mira alla partecipazione e così nascono la cantina sociale di Piverone, tutt’ora esistente, il consorzio irriguo di Cossano, la cooperativa di Montalenghe, i vivai canavesani, il consorzio del vino di Carema. Forme di cooperazione fra produttori locali che danno vita a imprese agricole.
La Olivetti sostiene l’I-Rur, con apporti finanziari e fornendo tecnici che valutano i progetti e supportano gli imprenditori ad impostare una conduzione aziendale seria e ben strutturata. “Il volontarismo ha vinto sul realismo” sostiene Adriano e così è stato per tutte queste imprese. Una comunità che ancora oggi si ispiri a quel sistema valoriale creato da Adriano ha le potenzialità di dare vita al “Nuovo I-Rur”.
Una “Nuova Speranza” contro l’impero della non Bellezza, la speranza di desertificare il deserto dal basso, di impiantare start up tese a divenire oasi di saperi, conoscenze, capacità di fare, con amor volere.
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Oasi in cui il profitto, elemento necessario all’impresa, è strumento e non fine. Strumento, appunto, per creare il Bene della comunità e quindi di ogni suo singolo componente. È l’idea di fondo che si ritrova nel Premio Nobel per l’Economia John Nash (1994), che supera appunto, con innovazione, le idee dominanti di Adam Smith … “Il miglior risultato si ottiene quando ciascun membro del gruppo fa ciò che è meglio per se stesso e per il gruppo…”.
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